La mammella è costituita da adipe e stroma che supportano il tessuto ghiandolare, un sistema duttale con diramazioni collegate a 6-10 dotti principali che sboccano nel capezzolo. Nella mammella possono svilupparsi lesioni benigne e maligne. In giovane età, sono molto diffusi i fibroadenomi, ma con il passare degli anni diventano più comuni le lesioni fibrocistiche. Altre lesioni benigne sono ad esempio necrosi adipose e condizioni infiammatorie come ascessi e mastiti. Più raramente, possono presentarsi alter lesioni benigne come gli amartomi e le iperplasie pseudoangiomatose. L’iperplasia duttale rientra nella categoria delle lesioni fibrocistiche. Può essere molto difficile distinguere l’iperplasia duttale atipica dal carcinoma duttale di basso grado in situ e entrambe possono evolvere in un carcinoma mammario. Le alterazioni da radiazioni possono dare origine a una massa che può apparire atipica all’aspirazione . Analogamente, le alterazioni dovute alla gravidanza e alla lattazione possono essere confuse negli agoaspirati con alterazioni maligne ed è quindi essenziale valutare accuratamente le informazioni cliniche per giungere a una diagnosi citologica corretta.
Le patologie maligne della mammella possono essere primitive o metastatiche. Queste ultime comprendono linfomi, melanomi maligni e altri tumori secondari come carcinomi renali, bronchiali, ovarici o polmonari. Il più significativo da un punto di vista diagnostico è il carcinoma duttale primitivo della mammella , non altrimenti specificato (NAS). La seconda neoplasia mammaria primitiva più diffusa è il carcinoma lobulare. Il carcinoma duttale in situ e il carcinoma lobulare in situ vengono diagnosticati con facilità nelle biopsie escissionali, ma presentano maggiori difficoltà di individuazione all’ esame citologico.
La citologia mammaria è un utile strumento sia a fini di screening che diagnostici. Su qualsiasi lesione rilevata grazie allo screening mammografico può essere eseguita una biopsia con ago sottile, mediante aspirazione diretta se la lesione è palpabile o mediante stereotassi o guida ecografia , se non palpabile. Se il campione citologico è inadeguato o dubbio , ci si può avvalere della biopsia percutanea o della sezione congelata. Le masse palpabili della mammella possono essere agevolmente aspirate e processate per una diagnosi tempestiva.
La citologia agoaspirativa rappresenta dunque un utile strumento per la diagnosi delle lesioni mammarie, siano esse palpabili o meno. Si tratta di una procedura sicura, rapida, poco costosa (se confrontata con le biopsie percutanee) e relativamente indolore e può essere eseguita sia dai medici che dai patologi. Se l’esame è eseguito dai citopatologi, il tasso di inadeguatezza è più basso perché questi con colorazioni rapide possono valutare l’adeguatezza dei campioni e quindi ripetere il prelievo, se necessario. La correlazione cito-istologica è un carta vincente nelle mani dei citopatologi esperti. Uno svantaggio degli aspirati con ago sottile è rappresentato dal fatto che non sempre è possibile distinguere tra lesioni invasive e in situ, ma in alcuni casi anche le biopsie percutanee presentano questo tipo di problema.
Il materiale aspirato viene strisciato su un vetrino o immesso in una soluzione Cytolyt® e l’ago viene risciacquato con la stessa soluzione. Il fluido può essere utilizzato per ottenere vari vetrini praticamente identici e consentire quindi ai laboratoridi conservare materiale per le colorazioni speciali, ad esempio recettori per estrogeno e progesterone e sovraespressione della proteina HER2/neu.
Gli aspirati di mastiti e ascessi mammari contengono numerosi neutrofili, istiociti, istiociti giganti polinucleati, qualche cellula epiteliale deteriorata e materiale proteinaceo che può simulare una necrosi. Si tratta di elementi abbastanza frequenti nelle donne che allattano. Le necrosi adipose si sviluppano in seguito a un trauma (un colpo diretto al seno, un intervento chirurgico o la radioterapia). Da un punto di vista clinico e mammografico, le necrosi adipose possono far sospettare un carcinoma perché si presentano come una massa dura e irregolare. Tuttavia, l’analisi dell’aspirato consente di rilevare la presenza di adipociti deteriorati con numerosi macrofagi che consentono di formulare una diagnosi corretta.
Il fibroadenoma della mammella si presenta come una massa compatta, regolare e mobile. Ha spesso una consistenza gommosa e trattiene la punta dell’ago. Gli aspirati sono in genere ad elevata cellularità e presentano grandi lembi di cellule duttali benigne, con varie diramazioni, e sporadiche cellule mioepiteliali (simili a “semi di sesamo ” sulla superficie). Negli strisci ThinPrep, le singole cellule mioepiteliali del fondo tendono ad accumularsi accanto alle cellule duttali. Le cellule duttali mostrano spesso sovrapposizione,il che suggerisce una iperplasia duttale. Sono visibili frammenti stromali di varie dimensioni che contengono nuclei fusiformi.
Anche i tumori filloidi di basso grado hanno una composizione fibroepiteliale, con elementi ghiandolari che assomigliano marcatamente a quelli del fibroadenoma. Tuttavia, nei tumori filloidi l’iperplasia duttale è molto più comune. La componente stromale tende a essere importante, con grandi frammenti ipercellulari. I tumori filloidi maligni mostrano inequivocabilmente le caratteristiche proprie dei tumori maligni.
Le lesioni fibrocistiche rappresentano una categoria piuttosto diffusa che comprende lesioni cistiche con metaplasia apocrina, iperplasia duttale comune e altre forme di epiteliosi. L’esame citologico evidenzia lembi e gruppi di cellule duttali benigne sovrapposte con cellule mioepiteliali, metaplasia apocrina, macrofagi spugnosi e calcio. Queste caratteristiche possono ricordare quelle citologiche di un fibroadenoma, tuttavia il quadro clinico evidenzia un ispessimento o un rilievo non ben definiti piuttosto che la massa mobile e regolare tipica del fibroadenoma. Le alterazioni cistiche possono subire evoluzioni fino a divenire cisti palpabili che possono essere aspirate con facilità. Il fluido estratto può apparire chiaro e incolore oppure torbido, marrone, verde o ematico. I fluidi provenienti dalle cisti contengono materiale proteico, cellule duttali benigne che possono apparire deteriorate o lievemente atipiche, cellule apocrine metaplastiche e macrofagi schiumosi. Un fluido di colore marrone o verde indica di solito un sanguinamento di vecchia data, che può essere confermato dalla presenza sul vetrino di macrofagi carichi di emosiderina. Le cellule apocrine metaplastiche presentano un abbondante citoplasma granulare, nuclei tondi e nucleoli prominenti. Possono essere binucleate ed apparire atipiche a causa della dimensione nucleare variabile.
La sferulosi collagena è una lesione benigna che può essere associata all’iperplasia duttale o lobulare. Gli aspirati mostrano globuli di materiale extracellulare (che si colorano di azzurro con colorante Papanicolaou e con Diff-Quick), metaplasia apocrina duttale benigna e cellule mioepiteliali. La diagnosi differenziale comprende carcinoma adenoideo cistico.
Il carcinoma duttale è in genere monolaterale. Dal punto di vista clinico, si presenta come una massa irregolare da compatta a dura, con il tipico aspetto mammografico di una massa, di una lesione a margini irregolari o di microcalcificazioni. Sebbene si ritenga che il carcinoma duttale in situ anticipi il carcinoma duttale invasivo, però questo può anche essere associato a un carcinoma lobulare invasivo. Analogamente, il carcinoma lobulare in situ può essere associato al carcinoma duttale o al carcinoma lobulare invasivo. Gli agoaspirati del carcinoma duttale in situ mostrano aspetti di malignità, ma possono contenere anche cellule mioepiteliali sovrapposte agli aggregati di cellule. Gli aspirati del carcinoma duttale invasivo (NAS) mostrano cellule tumorali grandi e spesso pleomorfe. Può essere molto difficile distinguere i carcinomi duttali di basso grado dalle cellule duttali benigne. La presenza di un tumore invasivo è suggerita dalle cellule tumorali infiltratesi tra gli adipociti.
Il carcinoma lobulare è spesso bilaterale. Dal punto di vista clinico, il tumore non è ben definito e non ha un aspetto mammografico caratteristico. Il carcinoma lobulare in situ è caratterizzato da aggregati tondeggianti di piccole cellule maligne, alcune delle quali presentano vacuoli intracitoplasmatici, spesso con sovrapposizione di cellule mioepiteliali. Gli agoaspirati del carcinoma lobulare invasivo sono scarsamente cellulati e spesso i referti risultano “inadeguati” o “atipici”. Le cellule sono più piccole rispetto a quelle del carcinoma duttale e si presentano spesso singolarmente con nuclei eccentrici e vacuoli intracitoplasmatici. Solitamente i nucleoli non sono visibili. Le cellule sono sovente disposte in un’unica fila. Negli agoaspirati del carcinoma lobulare è possibile rilevare cellule ad “anello con castone”.
Vi sono inoltre particolari tipi di carcinoma duttale come ad esempio carcinomi tubulari, colloidi (mucinosi), metaplastici, midollari, apocrini e squamosi. La definizione di molti di questi particolari tipi di tumore mammari si fonda sul fatto che più del 90% della lesione presenta le caratteristiche tipiche del tipo di tumore in questione. Poiché con l’esame citologico si campiona solo una parte del tumore, non è corretto classificare questi tumori come tubulari o mucinosi. Nel referto è possibile sottolineare l’incertezza includendo una descrizione come “carcinoma duttale con caratteristiche mucinose o tubulari” piuttosto che con un tipo di tumore definito, che potrebbe non corrispondere a quello riscontrato nel campione escissionale. I carcinomi tubulari sono costituiti da strutture tubulari e acinari. Gli aspirati del carcinoma mucinoso sono spesso vistosamente mucoidi e nello striscio è presente abbondante mucina. Possono svilupparsi anche alcune patologie piuttosto rare, come il carcinoma adenoideo cistico, identico a quello che si osserva nella ghiandola salivare. Questo tumore ricorda la sferulosi collagena benigna perché contiene materiale ialino extracellulare con le stesse caratteristiche tintoriali, ma in forma di globuli o strutture tubulari o cilindriche. Le cellule tumorali associate sono piccole e regolari con citoplasma quasi assente, ma non si osservano cellule duttali, apocrine e metaplastiche benigne.
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Figura 1
Agoaspirato mammario, grasso.
Le cellule adipose, o adipociti, sono grandi cellule di forma sferica con citoplasma traslucido e piccoli nuclei eccentrici. Possono essere presenti sia negli agoaspirati benigni che in quelli maligni.40x
Figura 1
Agoaspirato mammario, grasso.
Le cellule adipose, o adipociti, sono grandi cellule di forma sferica con citoplasma traslucido e piccoli nuclei eccentrici. Possono essere presenti sia negli agoaspirati benigni che in quelli maligni.40x
Figura 2
Agoaspirato mammario, cellule duttali benigne.
Gli agoaspirati di tessoto mammario normale contengono cellule duttali benigne, spesso associate a cellule mioepiteliali.40x
Figura 2
Agoaspirato mammario, cellule duttali benigne.
Gli agoaspirati di tessoto mammario normale contengono cellule duttali benigne, spesso associate a cellule mioepiteliali.40x
Figura 3
Agoaspirato mammario, ascesso.
Gli agoaspirati di ascessi mammari non contengono in genere cellule epiteliali. Sono invece spesso presenti detriti cellulari, globuli rossi lisati e neutrofili.40x
Figura 3
Agoaspirato mammario, ascesso.
Gli agoaspirati di ascessi mammari non contengono in genere cellule epiteliali. Sono invece spesso presenti detriti cellulari, globuli rossi lisati e neutrofili.40x
Figura 4: Agoaspirato mammario, fibroadenoma.
È presente un grosso frammento stromale con nuclei piccoli e fusiformi. I frammenti stromali sono rilevabili negli aspirati di tessuti mammari benigni e nelle lesioni fibroepiteliali come il fibroadenoma. I frammenti stromali riferibili a tumori filloidi contengono un numero molto più elevato di cellule. È possibile notare anche un piccolo gruppo di cellule duttali benigne.40x
Figura 4
Agoaspirato mammario, fibroadenoma.
È presente un grosso frammento stromale con nuclei piccoli e fusiformi. I frammenti stromali sono rilevabili negli aspirati di tessuti mammari benigni e nelle lesioni fibroepiteliali come il fibroadenoma. I frammenti stromali riferibili a tumori filloidi contengono un numero molto più elevato di cellule. È possibile notare anche un piccolo gruppo di cellule duttali benigne.40x
Figura 5
Agoaspirato mammario, fibroadenoma.
Un grande lembo di cellule duttali benigne coese e uniformi sovrapposto a un lembo di cellule stremali. All’interno del frammento di cellule stromale è possibile notare i nuclei piccoli e fusiformi.20x
Figura 5
Agoaspirato mammario, fibroadenoma.
Un grande lembo di cellule duttali benigne coese e uniformi sovrapposto a un lembo di cellule stremali. All’interno del frammento di cellule stromale è possibile notare i nuclei piccoli e fusiformi.20x
Figura 6
Agoaspirato mammario, fibroadenoma.
In genere, gli aspirati di un fibroadenoma contengono grandi lembi di cellule duttali benigne, con varie ramificazioni, come mostrato in figura.20x
Figura 6
Agoaspirato mammario, fibroadenoma.
In genere, gli aspirati di un fibroadenoma contengono grandi lembi di cellule duttali benigne, con varie ramificazioni, come mostrato in figura.20x
Figura 7
Agoaspirato mammario, fibroadenoma.
Un altro esempio di cellule duttali con ramificazioni riconducibili a un fibroadenoma.20x
Figura 7
Agoaspirato mammario, fibroadenoma.
Un altro esempio di cellule duttali con ramificazioni riconducibili a un fibroadenoma.20x
Figura 8
Agoaspirato mammario, fibroadenoma.
In alcuni casi i gruppi di cellule duttali presentano piccole sporgenze arrotondate come quelle illustrate in figura invece delle lunghe diramazioni come nelle due foto precedenti.20x
Figura 8
Agoaspirato mammario, fibroadenoma.
In alcuni casi i gruppi di cellule duttali presentano piccole sporgenze arrotondate come quelle illustrate in figura invece delle lunghe diramazioni come nelle due foto precedenti.20x
Figura 9: Agoaspirato mammario, fibroadenoma.
In questo campo i bordi del gruppo di cellule duttali non sono regolari come nelle due precedenti immagini, probabilmente a causa dell’ allestimento in fase liquida. All’interno del gruppo di cellule duttali e sul bordo superiore, sono presenti alcune cellule mioepiteliali. Con il sistema ThinPrep, le cellule mioepiteliali tendono a posizionarsi accanto ai gruppi duttali piuttosto che a disperdersi nello sfondo come si osserva negli strisci convenzionali.40x
Figura 9
Agoaspirato mammario, fibroadenoma.
In questo campo i bordi del gruppo di cellule duttali non sono regolari come nelle due precedenti immagini, probabilmente a causa dell’ allestimento in fase liquida. All’interno del gruppo di cellule duttali e sul bordo superiore, sono presenti alcune cellule mioepiteliali. Con il sistema ThinPrep, le cellule mioepiteliali tendono a posizionarsi accanto ai gruppi duttali piuttosto che a disperdersi nello sfondo come si osserva negli strisci convenzionali.40x
Figura 10
Agoaspirato mammario, fibroadenoma.
Cellule mioepiteliali sopra un lembo ramificato di cellule duttali benigne che assumono il caratteristico aspetto di “semi di sesamo sopra al pane”.40x
Figura 10
Agoaspirato mammario, fibroadenoma.
Cellule mioepiteliali sopra un lembo ramificato di cellule duttali benigne che assumono il caratteristico aspetto di “semi di sesamo sopra al pane”.40x
Figura 11: Agoaspirato mammario, tumore filloide di basso grado.
I tumori filloidi sono, come i fibroadenomi, anche lesioni fibroepiteliali. Anche le lesioni di basso grado potrebbero ripresentarsi qualora non venissero escisse con ampi margini. La componente ghiandolare è simile a quella osservata nel fibroadenoma, anche se appare maggiormente iperplastica e costituita da molte più cellule . Questa immagine mostra un gruppo tridimensionale di cellule duttali caratterizzate da sovrapposizione e affollamento nucleare, suggestive di iperplasia.40x
Figura 11
Agoaspirato mammario, tumore filloide di basso grado.
I tumori filloidi sono, come i fibroadenomi, anche lesioni fibroepiteliali. Anche le lesioni di basso grado potrebbero ripresentarsi qualora non venissero escisse con ampi margini. La componente ghiandolare è simile a quella osservata nel fibroadenoma, anche se appare maggiormente iperplastica e costituita da molte più cellule . Questa immagine mostra un gruppo tridimensionale di cellule duttali caratterizzate da sovrapposizione e affollamento nucleare, suggestive di iperplasia.40x
Figura 12
Agoaspirato mammario, tumore filloide di basso grado.
Questo è un frammento stromale ipercellulare contiene cellule fusiformi assembrate e ingrossate. Sul fondo sono visibili anche numerose cellule stromali fusiformi singole.60x
Figura 12
Agoaspirato mammario, tumore filloide di basso grado.
Questo è un frammento stromale ipercellulare contiene cellule fusiformi assembrate e ingrossate. Sul fondo sono visibili anche numerose cellule stromali fusiformi singole.60x
Figura 13
Agoaspirato mammario, alterazioni fibrocistiche.
In questo campo si osserva un aggregato compatto di cellule duttali benigne con macrofagi schiumosi alle estremità e materiale secretivo di fondo.40x
Figura 13
Agoaspirato mammario, alterazioni fibrocistiche.
In questo campo si osserva un aggregato compatto di cellule duttali benigne con macrofagi schiumosi alle estremità e materiale secretivo di fondo.40x
Figura 14
Agoaspirato mammario, alterazioni fibrocistiche.
Questo piccolo gruppo di cellule duttali benigne proviene da un agoaspirato di una lesione fibrocistiche.40x
Figura 14
Agoaspirato mammario, alterazioni fibrocistiche.
Questo piccolo gruppo di cellule duttali benigne proviene da un agoaspirato di una lesione fibrocistiche.40x
Figura 15
Agoaspirato mammario, alterazioni fibrocistiche.
Nelle lesioni fibrocistiche sono presenti sullo sfondo materiale secretivo, emazie e cellule apocrine metaplastiche.20x
Figura 15
Agoaspirato mammario, alterazioni fibrocistiche.
Nelle lesioni fibrocistiche sono presenti sullo sfondo materiale secretivo, emazie e cellule apocrine metaplastiche.20x
Figura 16
Agoaspirato mammario, cisti mammaria.
Questo aggregato di cellule duttali benigne mostra lievi atipie con nucleoli visibili e lieve ingrandimento nucleare. Queste piccole alterazioni sono spesso riscontrabili nei fluidi provenienti dalle cisti mammarie.60x
Figura 16
Agoaspirato mammario, cisti mammaria.
Questo aggregato di cellule duttali benigne mostra lievi atipie con nucleoli visibili e lieve ingrandimento nucleare. Queste piccole alterazioni sono spesso riscontrabili nei fluidi provenienti dalle cisti mammarie.60x
Figura 17
Agoaspirato mammario, cisti mammaria.
Questo campo mostra un piccolo gruppo di cellule epiteliali benigne, una delle quali vacuolata e detriti cistici sul fondo.40x
Figura 17
Agoaspirato mammario, cisti mammaria.
Questo campo mostra un piccolo gruppo di cellule epiteliali benigne, una delle quali vacuolata e detriti cistici sul fondo.40x
Figura 18
Agoaspirato mammario, cisti mammaria.
Le cellule duttali benigne delle cisti possono presentare vacuolizzazione degenerativa, come in figura. Tali alterazioni non devono essere interpretate come diagnostiche di carcinoma.60x
Figura 18
Agoaspirato mammario, cisti mammaria.
Le cellule duttali benigne delle cisti possono presentare vacuolizzazione degenerativa, come in figura. Tali alterazioni non devono essere interpretate come diagnostiche di carcinoma.60x
Figura 19
Agoaspirato mammario, metaplasia apocrina.
Le cellule apocrine benigne si presentano spesso in lembi piatti. Sono in genere presenti nei fluidi provenienti dalle cisti mammarie e negli agoaspirati eseguiti nelle aree con lesioni fibrocistiche.40x
Figura 19
Agoaspirato mammario, metaplasia apocrina.
Le cellule apocrine benigne si presentano spesso in lembi piatti. Sono in genere presenti nei fluidi provenienti dalle cisti mammarie e negli agoaspirati eseguiti nelle aree con lesioni fibrocistiche.40x
Figura 20
Agoaspirato mammario, metaplasia apocrina.
Le cellule apocrine presentano un abbondante citoplasma granulare e nuclei arrotondati con nucleoli prominenti. I bordi citoplasmatici sono di solito ben definiti.60x
Figura 20
Agoaspirato mammario, metaplasia apocrina.
Le cellule apocrine presentano un abbondante citoplasma granulare e nuclei arrotondati con nucleoli prominenti. I bordi citoplasmatici sono di solito ben definiti.60x
Figura 21: Agoaspirato mammario, lesione papillare cistica.
Gli aspirati delle lesioni papillari cistiche contengono cellule epiteliali e macrofagi schiumosi. In questo gruppo, le cellule duttali benigne hanno dimensioni e forme uniformi e sono disposte a palizzata lungo uno dei bordi. Sopra al gruppo è possibile notare un macrofago schiumoso ed una cellula duttale benigna. Se è presente una lieve atipia cellulare, può essere difficile distinguere una lesione benigna da una lesione papillare maligna.40x
Figura 21
Agoaspirato mammario, lesione papillare cistica.
Gli aspirati delle lesioni papillari cistiche contengono cellule epiteliali e macrofagi schiumosi. In questo gruppo, le cellule duttali benigne hanno dimensioni e forme uniformi e sono disposte a palizzata lungo uno dei bordi. Sopra al gruppo è possibile notare un macrofago schiumoso ed una cellula duttale benigna. Se è presente una lieve atipia cellulare, può essere difficile distinguere una lesione benigna da una lesione papillare maligna.40x
Figura 22
Agoaspirato mammario, lesione papillare cistica.
Questo gruppo di cellule duttali benigne presenta un bordo arrotondato con disposizione a palizzata, che fa pensare a una struttura papillare, anche se non è visibile alcun core fibrovascolare.40x
Figura 22
Agoaspirato mammario, lesione papillare cistica.
Questo gruppo di cellule duttali benigne presenta un bordo arrotondato con disposizione a palizzata, che fa pensare a una struttura papillare, anche se non è visibile alcun core fibrovascolare.40x
Figura 23: Agoaspirato mammario, lesione papillare cistica.
In questo campo è presente materiale secretivo e un aggregato papillare tondeggiante di cellule duttali vacuolate in degenerazione. È opportuno classificare il campione come atipico perché non sempre è possibile distinguere tra lesioni papillari benigne e maligne. La presenza di cellule apocrine è spesso associata ad un un processo benigno.60x
Figura 23
Agoaspirato mammario, lesione papillare cistica.
In questo campo è presente materiale secretivo e un aggregato papillare tondeggiante di cellule duttali vacuolate in degenerazione. È opportuno classificare il campione come atipico perché non sempre è possibile distinguere tra lesioni papillari benigne e maligne. La presenza di cellule apocrine è spesso associata ad un un processo benigno.60x
Figura 24
Agoaspirato mammario, lesione papillare cistica.
I macrofagi schiumosi, come quelli in foto , sono presenti sia nelle lesioni cistiche benigne che in quelle maligne, a prescindere dalla natura papillare.60x
Figura 24
Agoaspirato mammario, lesione papillare cistica.
I macrofagi schiumosi, come quelli in foto , sono presenti sia nelle lesioni cistiche benigne che in quelle maligne, a prescindere dalla natura papillare.60x
Figura 25: Agoaspirato mammario, sferulosi collagena.
Si tratta di una lesione benigna che viene in genere individuata casualmente durante le biopsie mammarie . Genera di rado una massa palpabile. L’aspirato contiene tracce di iperplasia duttale benigna, cellule duttali e cellule apocrine metaplastiche benigne, cellule mioepiteliali e globuli di materiale extracellulare circondato da piccole cellule epiteliali benigne. Un quadro simile è riscontrabile negli aspirati del carcinoma mammario adenoideo cistico.60x
Figura 25
Agoaspirato mammario, sferulosi collagena.
Si tratta di una lesione benigna che viene in genere individuata casualmente durante le biopsie mammarie . Genera di rado una massa palpabile. L’aspirato contiene tracce di iperplasia duttale benigna, cellule duttali e cellule apocrine metaplastiche benigne, cellule mioepiteliali e globuli di materiale extracellulare circondato da piccole cellule epiteliali benigne. Un quadro simile è riscontrabile negli aspirati del carcinoma mammario adenoideo cistico.60x
Figura 26
Agoaspirato mammario, sferulosi collagena.
Questo grande globulo di materiale ialino è circondato da piccole cellule epiteliali.60x
Figura 26
Agoaspirato mammario, sferulosi collagena.
Questo grande globulo di materiale ialino è circondato da piccole cellule epiteliali.60x
Figura 27
Agoaspirato mammario, sferulosi collagena/metaplasia apocrina.
Nell’aspirato del caso di sferulosi collagena presentato in precedenza è visibile un lembo di cellule apocrine metaplastiche con citoplasma relativamente abbondante.40x
Figura 27
Agoaspirato mammario, sferulosi collagena/metaplasia apocrina.
Nell’aspirato del caso di sferulosi collagena presentato in precedenza è visibile un lembo di cellule apocrine metaplastiche con citoplasma relativamente abbondante.40x
Figura 28: Agoaspirato mammario, carcinoma duttale in situ.
Si tratta di un aspirato cellulare che presenta aggregati di cellule tumorali, cellule maligne singole e macrofagi schiumosi. In presenza di un carcinoma duttale in situ (DCIS) sono spesso presenti cellule mioepiteliali che ricoprono gli aggregati di cellule maligne. Come nei tumori invasivi, le cellule tumorali tendono ad aggregarsi piuttosto che ad apparire isolate. Inoltre, al DCIS non sono associate strutture tubulari. Il DCIS comedonico è in genere associato a necrosi e calcio.40x
Figura 28
Agoaspirato mammario, carcinoma duttale in situ.
Si tratta di un aspirato cellulare che presenta aggregati di cellule tumorali, cellule maligne singole e macrofagi schiumosi. In presenza di un carcinoma duttale in situ (DCIS) sono spesso presenti cellule mioepiteliali che ricoprono gli aggregati di cellule maligne. Come nei tumori invasivi, le cellule tumorali tendono ad aggregarsi piuttosto che ad apparire isolate. Inoltre, al DCIS non sono associate strutture tubulari. Il DCIS comedonico è in genere associato a necrosi e calcio.40x
Figura 29
Agoaspirato mammario, carcinoma duttale in situ.
È possibile notare aggregati di cellule tumorali piuttosto regolari. Nel gruppo di cellule sulla destra si ha l’impressione di rilevare un core fibrovascolare.40x
Figura 29
Agoaspirato mammario, carcinoma duttale in situ.
È possibile notare aggregati di cellule tumorali piuttosto regolari. Nel gruppo di cellule sulla destra si ha l’impressione di rilevare un core fibrovascolare.40x
Figura 30
Agoaspirato mammario, carcinoma duttale.
Questo campo osservato a piccolo ingrandimento contiene abbondante necrosi cellulare e un aggregato compatto al centro di cellule da carcinoma duttale invasivo.20x
Figura 30
Agoaspirato mammario, carcinoma duttale.
Questo campo osservato a piccolo ingrandimento contiene abbondante necrosi cellulare e un aggregato compatto al centro di cellule da carcinoma duttale invasivo.20x
Figura 31
Agoaspirato mammario, carcinoma duttale.
Un ingrandimento maggiore consente di rilevare l’affollamento di cellule neoplastiche e i nucleoli prominenti. La cromatina è anormale e sbiadita.60x
Figura 31
Agoaspirato mammario, carcinoma duttale.
Un ingrandimento maggiore consente di rilevare l’affollamento di cellule neoplastiche e i nucleoli prominenti. La cromatina è anormale e sbiadita.60x
Figura 32
Agoaspirato mammario, carcinoma duttale.
Le cellule tumorali di questo campo mostrano dissociazione, pleomorfismo, irregolarità nucleare, ipercromasia e nucleoli.60x
Figura 32
Agoaspirato mammario, carcinoma duttale.
Le cellule tumorali di questo campo mostrano dissociazione, pleomorfismo, irregolarità nucleare, ipercromasia e nucleoli.60x
Figura 33
Agoaspirato mammario, carcinoma duttale.
In questa immagine sono visibili necrosi, “cannibalismo” di cellule tumorali e dissociazione cellulare.60x
Figura 33
Agoaspirato mammario, carcinoma duttale.
In questa immagine sono visibili necrosi, “cannibalismo” di cellule tumorali e dissociazione cellulare.60x
Figura 34
Agoaspirato mammario, carcinoma duttale, basso grado.
In questo caso, le cellule del carcinoma si presentano sia aggregate che singole, associate a particelle di calcio, che assumono una colorazione rossa con la colorazione Papanicolaou. Le cellule monomorfe, con margini nucleari regolari e micronucleoli e sono suggestive di carcinoma duttale di basso grado.60x
Figura 34
Agoaspirato mammario, carcinoma duttale, basso grado.
In questo caso, le cellule del carcinoma si presentano sia aggregate che singole, associate a particelle di calcio, che assumono una colorazione rossa con la colorazione Papanicolaou. Le cellule monomorfe, con margini nucleari regolari e micronucleoli e sono suggestive di carcinoma duttale di basso grado.60x
Figura 35
Agoaspirato mammario, carcinoma duttale, basso grado.
In questo campo sono presenti numerose cellule carcinomatose singole. I nuclei sono sbiaditi, ma il pattern della cromatina è chiaramente anormale. In questo caso, i nucleoli non sono ingranditi.60x
Figura 35
Agoaspirato mammario, carcinoma duttale, basso grado.
In questo campo sono presenti numerose cellule carcinomatose singole. I nuclei sono sbiaditi, ma il pattern della cromatina è chiaramente anormale. In questo caso, i nucleoli non sono ingranditi.60x
Figura 36
Agoaspirato mammario, carcinoma duttale, basso grado.
Si tratta di un esempio di carcinoma duttale di basso grado. Alcune cellule tumorali sono reunite in un aggregatocomaptto , altre sono isolate. È possibile notare i margini nucleari arrotondati.60x
Figura 36
Agoaspirato mammario, carcinoma duttale, basso grado.
Si tratta di un esempio di carcinoma duttale di basso grado. Alcune cellule tumorali sono reunite in un aggregatocomaptto , altre sono isolate. È possibile notare i margini nucleari arrotondati.60x
Figura 37
Agoaspirato mammario, carcinoma duttale.
Questo campo mostra cellule tumorali isolate e in piccoli aggregati. Alcune cellule sembrano contenere vacuoli intracitoplasmatici. La dimensione dei nuclei negli aggregati cellulari è variabile.40x
Figura 37
Agoaspirato mammario, carcinoma duttale.
Questo campo mostra cellule tumorali isolate e in piccoli aggregati. Alcune cellule sembrano contenere vacuoli intracitoplasmatici. La dimensione dei nuclei negli aggregati cellulari è variabile.40x
Figura 38
Agoaspirato mammario, carcinoma duttale.
Queste cellule maligne presentano vacuoli intracitoplasmatici ben definiti, alcuni dei quali hanno aspetto targetoide. Sebbene questa caratteristica venga in genere descritta nei carcinoma lobulare, può essere associata anche a un carcinoma duttale. 60x
Figura 38
Agoaspirato mammario, carcinoma duttale.
Queste cellule maligne presentano vacuoli intracitoplasmatici ben definiti, alcuni dei quali hanno aspetto targetoide. Sebbene questa caratteristica venga in genere descritta nei carcinoma lobulare, può essere associata anche a un carcinoma duttale.60x
Figura 39
Agoaspirato mammario, carcinoma duttale, grado 2.
Sono visibili aggregati di cellule maligne vacuolate, con nuclei rotondi e nucleoli prominenti. Notare la necrosi sul fondo.40x
Figura 39
Agoaspirato mammario, carcinoma duttale, grado 2.
Sono visibili aggregati di cellule maligne vacuolate, con nuclei rotondi e nucleoli prominenti. Notare la necrosi sul fondo.40x
Figura 40
Agoaspirato mammario, carcinoma duttale, grado 2.
Si tratta dello stesso caso presentato nella figura 39. Le cellule tumorali presentano un’evidente variabilità nella dimensione di nuclei e nucleoli. E’ presente necrosi. La biopsia ha dato esito di carcinoma duttale moderatamente differenziato.60x
Figura 40
Agoaspirato mammario, carcinoma duttale, grado 2.
Si tratta dello stesso caso presentato nella figura 39. Le cellule tumorali presentano un’evidente variabilità nella dimensione di nuclei e nucleoli. E’ presente necrosi. La biopsia ha dato esito di carcinoma duttale moderatamente differenziato.60x
Figura 41
Agoaspirato mammario, carcinoma duttale, alto grado.
Questo campo mostra la variabilità nella dimensione dei nuclei tipica del carcinoma duttale. Alcuni nuclei sono quasi fusiformi. La maggior parte di essi appare più grande dei neutrofili e dei linfociti presenti nelle vicinanze. Il pattern della cromatina mostra addensamenti e chiarificazioni. 60x
Figura 41
Agoaspirato mammario, carcinoma duttale, alto grado.
Questo campo mostra la variabilità nella dimensione dei nuclei tipica del carcinoma duttale. Alcuni nuclei sono quasi fusiformi. La maggior parte di essi appare più grande dei neutrofili e dei linfociti presenti nelle vicinanze. Il pattern della cromatina mostra addensamenti e chiarificazioni. 60x
Figura 42
Agoaspirato mammario, carcinoma duttale, alto grado.
Si tratta di un altro esempio di pleomorfismo in un caso di carcinoma duttale. Questo aggregato di cellule tumorali contiene nuclei di dimensioni variabili. Alcune cellule hanno grandi nucleoli multipli. Sul fondo è presente necrosi.60x
Figura 42
Agoaspirato mammario, carcinoma duttale, alto grado.
Si tratta di un altro esempio di pleomorfismo in un caso di carcinoma duttale. Questo aggregato di cellule tumorali contiene nuclei di dimensioni variabili. Alcune cellule hanno grandi nucleoli multipli. Sul fondo è presente necrosi.60x
Figura 43
Agoaspirato mammario, carcinoma duttale, alto grado.
Le cellule maligne di questo campo sono multinucleate, con nuclei sbiaditi che presentano cromatina addensata e chiarificata.60x
Figura 43
Agoaspirato mammario, carcinoma duttale, alto grado.
Le cellule maligne di questo campo sono multinucleate, con nuclei sbiaditi che presentano cromatina addensata e chiarificata.60x
Figura 44
Agoaspirato mammario, carcinoma duttale, alto grado.
Si tratta dello stesso caso presentato nella figura 43. Si nota una cellula binucleata con nuclei ipercromici e cromatina addensata e chiarificata.60x
Figura 44
Agoaspirato mammario, carcinoma duttale, alto grado.
Si tratta dello stesso caso presentato nella figura 43. Si nota una cellula binucleata con nuclei ipercromici e cromatina addensata e chiarificata.60x
Figura 45
Agoaspirato mammario, carcinoma duttale, alto grado.
Si tratta di un esempio di carcinoma duttale di alto grado scarsamente differenziato. Le cellule sono isolate con cromatina anormale e nucleoli è presente necrosi cellulare sul fondo.40x
Figura 45
Agoaspirato mammario, carcinoma duttale, alto grado.
Si tratta di un esempio di carcinoma duttale di alto grado scarsamente differenziato. Le cellule sono isolate con cromatina anormale e nucleoli è presente necrosi cellulare sul fondo.40x
Figura 46
Agoaspirato mammario, carcinoma duttale, alto grado.
Questo campione appartenente allo stesso caso presentato nella figura 45 consente di osservare l’evidente addensamento e chiarificazione della cromatina di questa cellula maligna.60X
Figura 46
Agoaspirato mammario, carcinoma duttale, alto grado.
Questo campione appartenente allo stesso caso presentato nella figura 45 consente di osservare l’evidente addensamento e chiarificazione della cromatina di questa cellula maligna.60X
Figura 47
Agoaspirato mammario, carcinoma lobulare.
Gli agoaspirati del carcinoma lobulare tendono a contenere poche cellule, ma talvolta vi sono delle eccezioni, come in questo esempio. Le cellule tumorali sono disposte singolarmente, ma possono costituire piccoli aggregati, disposte in fila singola.20x
Figura 47
Agoaspirato mammario, carcinoma lobulare.
Gli agoaspirati del carcinoma lobulare tendono a contenere poche cellule, ma talvolta vi sono delle eccezioni, come in questo esempio. Le cellule tumorali sono disposte singolarmente, ma possono costituire piccoli aggregati, disposte in fila singola.20x
Figura 48
Agoaspirato mammario, carcinoma lobulare.
Le cellule neoplastiche sono di solito piccole, con margini nucleari tondi o irregolari e nuclei eccentrici che conferiscono un aspetto plasmocitoide, come in questa foto.60x
Figura 48
Agoaspirato mammario, carcinoma lobulare.
Le cellule neoplastiche sono di solito piccole, con margini nucleari tondi o irregolari e nuclei eccentrici che conferiscono un aspetto plasmocitoide, come in questa foto.60x
Figura 49
Agoaspirato mammario, carcinoma lobulare.
Sono visibili cellule dall’aspetto plasmocitoide e dai nuclei tondi. Il materiale sul fondo sembra essere di natura proteica, piuttosto che necrotico. Una piccola fila singola di 3 cellule è visibile al centro del campo.60x
Figura 49
Agoaspirato mammario, carcinoma lobulare.
Sono visibili cellule dall’aspetto plasmocitoide e dai nuclei tondi. Il materiale sul fondo sembra essere di natura proteica, piuttosto che necrotico. Una piccola fila singola di 3 cellule è visibile al centro del campo.60x
Figura 50
Agoaspirato mammario, carcinoma lobulare.
Negli aspirati del carcinoma lobulare sono in genere visibili vacuoli intracitoplasmatici, come ad esempio quelli della cellula singola situata nella parte superiore sinistra dell’ immagine. I vacuoli non sono una caratteristica esclusiva del carcinoma lobulare; sono riscontrabili anche nel carcinoma duttale.60x
Figura 50
Agoaspirato mammario, carcinoma lobulare.
Negli aspirati del carcinoma lobulare sono in genere visibili vacuoli intracitoplasmatici, come ad esempio quelli della cellula singola situata nella parte superiore sinistra dell’ immagine. I vacuoli non sono una caratteristica esclusiva del carcinoma lobulare; sono riscontrabili anche nel carcinoma duttale.60x
Figura 51
Agoaspirato mammario, carcinoma lobulare.
I nucleoli, anche se non costituiscono una caratteristica frequente del carcinoma lobulare (ad eccezione del carcinoma lobulare pleomorfico), possono talvolta essere presenti.60x
Figura 51
Agoaspirato mammario, carcinoma lobulare.
I nucleoli, anche se non costituiscono una caratteristica frequente del carcinoma lobulare (ad eccezione del carcinoma lobulare pleomorfico), possono talvolta essere presenti.60x
Figura 52
Agoaspirato mammario, carcinoma colloide (mucinoso).
Piccole cellule singole e in aggregati sono visibili su un fondo di mucina. È preferibile classificare casi del genere come carcinomi duttali con differenziazione mucinosa piuttosto che come carcinomi colloidi o mucinosi perché la diagnosi dipende dal fatto che tutto il tumore produca mucina o meno.40x
Figura 52
Agoaspirato mammario, carcinoma colloide (mucinoso).
Piccole cellule singole e in aggregati sono visibili su un fondo di mucina. È preferibile classificare casi del genere come carcinomi duttali con differenziazione mucinosa piuttosto che come carcinomi colloidi o mucinosi perché la diagnosi dipende dal fatto che tutto il tumore produca mucina o meno.40x
Figura 53
Agoaspirato mammario, carcinoma colloide.
Le cellule maligne di questa lesione sono regolari, con margini nucleari omogenei, cromatina uniformemente distribuita e assenza di nucleoli. Se nelle cellule non fosse visibile la mucina, potrebbero essere confuse con cellule benigne.60x
Figura 53
Agoaspirato mammario, carcinoma colloide..
Le cellule maligne di questa lesione sono regolari, con margini nucleari omogenei, cromatina uniformemente distribuita e assenza di nucleoli. Se nelle cellule non fosse visibile la mucina, potrebbero essere confuse con cellule benigne.60x
Figura 54
Agoaspirato mammario, carcinoma midollare.
Gli agoaspirati di questi tumori contengono solitamente aggregati di grandi cellule tumorali pleomorfe con nucleoli prominenti e linfociti, come mostrato in figura. È possibile notare anche la presenza di plasmacellule.40x
Figura 54
Agoaspirato mammario, carcinoma midollare.
Gli agoaspirati di questi tumori contengono solitamente aggregati di grandi cellule tumorali pleomorfe con nucleoli prominenti e linfociti, come mostrato in figura. È possibile notare anche la presenza di plasmacellule.40x
Figura 55
Agoaspirato mammario, carcinoma midollare.
Questo aggregato di cellule presenta grandi nucleoli centrali e cromatina anormale. Sono visibili anche alcuni linfociti.60x
Figura 55
Agoaspirato mammario, carcinoma midollare.
Questo aggregato di cellule presenta grandi nucleoli centrali e cromatina anormale. Sono visibili anche alcuni linfociti.60x
Figura 56
Agoaspirato mammario, carcinoma adenoideo cistico.
Questi tumori contengono solitamente materiale ialino extracellulare in forme globulari o cilindriche/tubulari, circondato da cellule piccole, regolari e neoplastiche. In questo campo sono presenti due strutture globulari adiacenti.60x
Figura 56
Agoaspirato mammario, carcinoma adenoideo cistico.
Questi tumori contengono solitamente materiale ialino extracellulare in forme globulari o cilindriche/tubulari, circondato da cellule piccole, regolari e neoplastiche. In questo campo sono presenti due strutture globulari adiacenti.60x
Figura 57
Agoaspirato mammario, carcinoma adenoideo cistico.
In questo caso, è possibile osservare materiale ialino extracellulare che forma un tubulo indistinto con due strutture globulari attaccate.20x
Figura 57
Agoaspirato mammario, carcinoma adenoideo cistico.
In questo caso, è possibile osservare materiale ialino extracellulare che forma un tubulo indistinto con due strutture globulari attaccate.20x
Figura 58
Agoaspirato mammario, carcinoma adenoideo cistico.
Questo campo mostra una raccolta di globuli ialini ricoperti da piccole cellule tumorali. La diagnosi differenziale è quella di sferulosi collagena, una lesione benigna in cui i globuli ialini sono associati a cellule duttali benigne o iperplastiche. 60x
Figura 58
Agoaspirato mammario, carcinoma adenoideo cistico.
Questo campo mostra una raccolta di globuli ialini ricoperti da piccole cellule tumorali. La diagnosi differenziale è quella di sferulosi collagena, una lesione benigna in cui i globuli ialini sono associati a cellule duttali benigne o iperplastiche.60x
Figura 59
Agoaspirato mammario, cisti maligna.
Non tutte le cisti sono di natura benigna. Alcuni carcinomi duttali possono presentarsi sotto forma di lesioni cistiche come in questo esempio. L’immagine a piccolo ingrandimento mostra la presenza di materiale proteico, sangue e un aggregato di cellule ipercromiche.20x
Figura 59
Agoaspirato mammario, cisti maligna.
Non tutte le cisti sono di natura benigna. Alcuni carcinomi duttali possono presentarsi sotto forma di lesioni cistiche come in questo esempio. L’immagine a piccolo ingrandimento mostra la presenza di materiale proteico, sangue e un aggregato di cellule ipercromiche.20x
Figura 60
Agoaspirato mammario, cisti maligna.
Ad alta risoluzione, l’aggregato di cellule mostrato nella figura 59 mostra pleomorfismo, nucleoli visibili e vacuolizzazione. La biopsia ha dato esito di carcinoma duttale.60x
Figura 60
Agoaspirato mammario, cisti maligna.
Ad alta risoluzione, l’aggregato di cellule mostrato nella figura 59 mostra pleomorfismo, nucleoli visibili e vacuolizzazione. La biopsia ha dato esito di carcinoma duttale.60x
Figura 61
Agoaspirato mammario, cisti maligna.
Si tratta di un altro esempio di carcinoma duttale diagnosticato grazie all’agoaspirazione di una cisti. Questo campo contiene cellule maligne vacuolate ed evidentemente pleomorfe con nucleoli e cromatina anormale.60x
Figura 61
Agoaspirato mammario, cisti maligna.
Si tratta di un altro esempio di carcinoma duttale diagnosticato grazie all’agoaspirazione di una cisti. Questo campo contiene cellule maligne vacuolate ed evidentemente pleomorfe con nucleoli e cromatina anormale.60x
Figura 62
Agoaspirato mammario, cisti maligna.
Questo campo mostra un aggregato ipercromico di cellule epiteliali con numerosi detriti cellulari sul fondo, che suggeriscono una diagnosi di carcinoma.20x
Figura 62
Agoaspirato mammario, cisti maligna.
Questo campo mostra un aggregato ipercromico di cellule epiteliali con numerosi detriti cellulari sul fondo, che suggeriscono una diagnosi di carcinoma.20x
Figura 63
Agoaspirato mammario, cisti maligna.
Un piccolo gruppo di cellule tumorali con nucleoli prominenti e margini nucleari piuttosto regolari. È possibile notare la necrosi circostante.60x
Figura 63
Agoaspirato mammario, cisti maligna.
Un piccolo gruppo di cellule tumorali con nucleoli prominenti e margini nucleari piuttosto regolari. È possibile notare la necrosi circostante.60x
Figura 64
Agoaspirato mammario, cisti maligna.
Si tratta dello stesso caso presentato nella figura 63. Le cellule sono sovrapposte, ma mostrano anche un principio di dissociazione, margini nucleari irregolari, cromatina anormale e nucleoli visibili.60x
Figura 64
Agoaspirato mammario, cisti maligna.
Si tratta dello stesso caso presentato nella figura 63. Le cellule sono sovrapposte, ma mostrano anche un principio di dissociazione, margini nucleari irregolari, cromatina anormale e nucleoli visibili.60x
Figura 65
Agoaspirato mammario, linfoma.
Questo campo mostra cellule sparse con citoplasma quasi assente. Non sono presenti aggregati. Le cellule hanno nuclei tondi con una rima citoplasmatica da un lato. Le caratteristiche sembrano essere più linfoidi più che epiteliali.40x
Figura 65
Agoaspirato mammario, linfoma.
Questo campo mostra cellule sparse con citoplasma quasi assente. Non sono presenti aggregati. Le cellule hanno nuclei tondi con una rima citoplasmatica da un lato. Le caratteristiche sembrano essere più linfoidi più che epiteliali.40x
Figura 66
Agoaspirato mammario, linfoma.
Un ingrandimento maggiore consente di determinare la natura linfoide delle cellule, che presentano un pattern della cromatina caratteristico. La diagnosi può essere confermata grazie alla colorazione immunocitochimica con LCA ( antigene leucocitario ) di un vetrino ThinPrep non colorato in precedenza. 60x
Figura 66
Agoaspirato mammario, linfoma.
Un ingrandimento maggiore consente di determinare la natura linfoide delle cellule, che presentano un pattern della cromatina caratteristico. La diagnosi può essere confermata grazie alla colorazione immunocitochimica con LCA ( antigene leucocitario ) di un vetrino ThinPrep non colorato in precedenza. 60x